Ti presenti in giacca, camicia sbottonata quel tanto che basta da mostrare appena il petto villoso, pantaloni attillati, mocassini eleganti e barba di due giorni che fa tanto Sergio Muniz. Eppure sei brutto lo stesso.
Hai l'occhiale da sole firmato appoggiato alla testa anche se il tempo promette solo scrosci violenti.
Mi dici che l'odio non è la risposta, che manifestare non va bene perchè bisogna rispettare le persone che non sono d'accordo. Non riesci a dirmi niente in più di quello che potrebbe fare un bambino di 12 anni. La profondità della tua critica mi commuove.
I tuoi discorsi sono solo delle prove tecniche di trasmissione per il monologo che proporrai al prossimo comizio della gioventù veltroniana, cerchi di nasconderlo usando paroloni, ma è troppo evidente. Ci credi degli scemi e questo è un grave errore.
La tua risposta a tutto è un aperitivo al bar dove si ascolta del jazz, preferibilmente live che fa tanto chic, a parlar male dei libri della Fallaci o delle dichiarazioni di Berlusconi, poi tutti a cena fuori.
La notte ti accarezza. Bravo.
Probabilmente hai anche visto tutti i film di Pasolini, ma non li hai mai guardati. Neanche io l'ho fatto e proprio per questo evito di citarlo.
Più parli e più capisco che incarni tutte, ma proprio tutte, le tendenze che mi fanno venire voglia di cospargere il pianeta di napalm. Scommetto che coltivi pure qualche pratica new age credendo di aver scoperto la verità.
Rivendichi la necessità di essere tutti uniti per far sentire una sola voce, l'unione fa la forza. Che non si tratta di essere bandierine, solo di fare numero. Che non si tratta di essere bandierine.
Manifestaci tu con gli eversivi di cielle, io mi rifiuto.
Adesso stammi a sentire merda: non ti voglio al mio fianco nella protesta perchè io sto difendendo il mio diritto allo studio e la tua cultura per sentito dire la pretendo fuori dai colgioni; voglio urlare perchè desidero ancora un futuro, non lo pretendo certo scintillante, uno qualunque mi va bene e nel mio futuro non ti voglio. Quindi vattene pure affanculo con i tuoi amichetti tanto alternativi con la macchina del papi e i tuoi volantini firmati Udu.
Siete solo cazzi pieni di piscio e considerate che mi costa una fatica enorme aver dovuto citare quel saggio uomo che era mio nonno per definire delle nullità come voi.
Mi fa male pensare di aver messo a vostra disposizione la casa che abitavo fino all'anno scorso per le riunioni del partito. E sono certo che c'è qualcuno in giro che sente i miei stessi crampi allo stomaco per quest'ultimo motivo.

1 commenti:

amico del mattino | 29/10/08, 15:39

ma che è tornato giuliano?