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L'insostenibile caducità dell'essere

I miei capelli cadono sul libro che mi sta preparando all'esame. Dopo tutti questi anni sono ancora sopra un libro. E' cambiato il tavolino, è cambiata la sedia, stanze e case si sono alternate come diapositive veloci su mura bianche, il computer prima non c'era. E di capelli ne avevo molti di più. Voglia di essere altrove, come un autostoppista. Tu chiudi gli occhi e ti lasci andare, egli alza il pollice e si abbandona al mondo. Stesso concetto, diversi contorni. L'impressione di essere qui da sempre e per sempre, fermo nello spazio e uguale nel tempo. C'è chi passa la vita a comporre haiku.
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Fiori neri per Ivan Illich

Le cose più o meno stanno così: il Sabato mi vedo una partita di calcio, la Domenica se ne parla solo per sottolineare gli insulti razzisti verso un giocatore di colore della squadra ospite, il Lunedì sono costretto a sorbirmi La Russa che condanna il razzismo in una trasmissione sportiva, il Martedì devo sfogarmi qua. E' un meccanismo lineare. Quello che mi fa incazzare è il bisogno di montare un caso sul razzismo dove fa meno male per non parlarne dove veramente ce ne sarebbe bisogno. I rumeni che bruciano sulle panchine e i negri (si, negri, hai letto bene) picchiati per strada non sono vittime del razzismo italiano, solo di quattro stronzi. La Lega Nord non è un partito dichiaratamente razzista che sta in Parlamento a governare uno stato che vuole dividere, è solo un partito che ha un altro concetto di unità. Il popolodellelibertà non è un partito formato da massoni, neofascisti e integralisti cattolici, tutta gente che con la tolleranza ha poco a che fare, ma un covo di paladini della giustizia. Allora, date le premesse, sembra coerente che si perdano delle ore a parlare dei fischi a Balotelli, tra l'altro meritatissimi a causa della sua arroganza, spacciandoli per razzisti e facendo finta che il problema sia confinato negli stadi.
Dimenticavo, non poteva mancare in questa commedia dell'assurdo che sembra studiata a tavolino l'intervento di Betto16, lo chiamo con il suo nick di messenger, al riguardo. Il razzismo è sbagliato, il papa lo condanna fermamente. Evidentemente si riferisce a quello negli stadi anche lui.
In tutto questo credo che la palma del miglior intervento della settimana sull'argomento vada inaspettatamente data ad Ahmadinejad che ha sbottato dicendo che Israele è uno stato razzista. Sacrosanto. Una frase che può suonare male se pronunciata da un dittatore senza troppi scrupoli, ma ineccepibile lo stesso.
Una vena di malinconia in un post che altrimenti non ne avrebbe la voglio lasciare parlando di Stephen Hawking, che è stato ricoverato per l'aggravarsi della sua irreversibile malattia. E' stato l'uomo che ha dimostrato l'esistenza di piùi universi, di diverse realtà. E' stato l'uomo che più di tutti, dopo Einstein, ha ribadito che non esiste niente di vero e di inconfutabile in senso assoluto. Concetti che postulano più o meno direttamente il nostro essere piccoli, impotenti, incompleti, irrazionali, figli del caso (caos) e schiavi del destino. E pensare che c'è ancora gente che immagina gli scienziati come persone chine su fogli e calcolatrici a studiare numeri. Ve lo meritate il papa, stronzi.
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Chiaroscuri

Mi presento al campanello con un mucchietto di fogli bianchi in mano. Sono vistosamente sudato e decisamente maleodorante. Questo mi infastidisce molto perchè sto per addentrarmi nel quartiere residenziale della città, con ville enormi e rifinite in ogni dettaglio. Sto parlando di ville vere, di quelle in cui tra il cancello e il portone ci passano un centinaio di metri. E io sono lì, con i miei volantini in mano, come un disperato Oliver Twist che chiede supplicante un altro piatto. Mi aspetto sguardi scettici e frasi di circostanza. Sbuffando come a chiedermi chi me lo abbia fatto fare, mi decido ad avvicinarmi e a depositare il volantino nelle varie cassette della posta dorate. "Buongiorno, prego dica pure", "Pelletteria?, interessante!, "E dove?", "Veramente?", "Certo che è proprio un lavoraccio, tutta quella strada sotto questo sole eh"!, "Ma lei (Lei? Neanche quando vado a pagare le bollette mi danno del lei!) studia anche? Ma che bravo ragazzo!Ce ne dovrebbero essere di più come lei!". Giuro che tutta questa semplicità mi disarma, ero già pronto a difendermi con le unghie e con i denti dalle accuse di plebitudine (leggi attitudine ad essere plebei) e mi ritrovo invece pieno di complimenti vivissimi e offerte di caffè.
Quando si dice che i ricconi sono putridi avvoltoi lo si fa per una semplificazione linguistica, e perchè l'esperienza dimostra che, per dirla in termini statistico-matematici, c'è un'altissima correlazione tra il denaro e l'arrivismo, l'arroganza e lo sciacallaggio. Evidentemente, quando la ricchezza deriva da una solida cultura del lavoro, e soprattutto dalla cultura del rispetto per il lavoro altrui, quel viscido ghigno da iena bavosa scompare dal volto, e lascia il posto ad un sorriso sincero e, perchè no, meritato. Magari mi sbaglio, ma oggi il sole è incontrastabile e stasera avrò qualche soldo in più nel portafoglio. Sono felice e la voglio pensare così.

Siccome ultimamente ho poco tempo per scrivere, mi tocca fare tutto insieme. E così mi vedo costretto a mischiare notizie e temi. Non posso non parlare dell'Abruzzo, soprattutto alla luce della mia esperienza con il terremoto del novantasette. A tutte le vittime del sisma mi sento di dire questo: non piangete, il peggio deve ancora arrivare. La disperazione di veder crollare la propria casa come fosse fatta di stuzzicadenti, di veder sparire i sogni e i progetti di una vita intera sotto tonnellate di detriti, di aver perso amici e affetti senza poter far nulla per aiutarli non è niente in confronto all'umiliazione di essere costretti a vivere incastrati come un criceti tra le quattro lamiere di un container, per interminabili anni e per di più costantemente illusi dalle promesse del politicante di turno. Quando si spegneranno le luci e lo show sarà finito sarete soli ad occuparvi di voi stessi. Una riflessione però mi gira per la testa, è mai possibile che nessuno si sia mai accorto dello stato pietoso in cui erano ridotti gli edifici? Possibile che nessun professorone luminare della facoltà di ingegneria, che pure a L'Aquila c'è, nessun ingegnere comunale o studio privato si fosse mai accorto di nulla? Insomma, lì le case erano fatte di marzapane e nessuno s'è mai disturbato ad accorgersene. Questo mi rende sicuro che qualcuno, in quella zona azzerata, abbia oltre duecentosettanta morti sulla coscienza.
A quelli che stanno perdendo tempo a pregare voglio ricordare che questa è la settimana santa nel calendario cattolico, che Domenica gesù si alzerà e se ne andrà fischiettando dalla sua tomba, mentre le donne, gli uomini e i bambini del capoluogo abruzzere sottoterra ci rimarranno per sempre.
Del direttore del TG1 che ha ringraziato pubblicamente i telespattatori per l'alto share registrato durante la trasmissione della notizia della tragedia non voglio neanche parlare. Cani si nasce.
Buona fortuna a tutti. Di cuore.
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L'Aquila 6/04/09

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In un vortice di lavandino

Le immagini più belle le puoi vedere quando tieni gli occhi chiusi. Smettere di essere scimmie e di vivere sugli alberi non è stata una buona pensata. Le mani mi tremano ancora, ma non è la paura. Più della luce, sono gli uccelli a suggerirmi che è arrivato il mattino. Che forse è ancora troppo mattino. Il primo bacio ti ricorda la canzone che stavi ascoltando in quel momento, e non viceversa. Fuori non nevica, ma il freddo che sta al di là delle mie coperte mi terrorizza. E  lo fisso, il freddo. Quella sensazione di disagio, antica come la pioggia,  perché sai che non potrai essere tutte le persone che devi essere. Quella sensazione che si aggrappa alla tua vita e non la lascia andare. Solo un altro peso che ci trascineremo dietro. 
E la Domenica mattina i miei pensieri sono come un vortice di lavandino, non proprio una bella immagine e non un granché come similitudine: né la maestosità del tornado, né la potenza del mare, ma tant'é. Un giorno, guardando le nostre foto, non ci riconosceremo.