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Serie

Leggevo che l'unica vera differenza fra l'intelligenza umana e quella animale risiede nel senso dell'umorismo che a quest' ultima manca.
Sarà mica per questo motivo che qualsiasi cane sarebbe in grado di recitare in Un posto al sole mentre solo un vero attore potrebbe farlo in Boris?
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Del satanismo e di qualunque cosa significhi

Dì la verità caro lettore. Hai letto il titolo e hai pensato a un gruppo di uomini incappuciati, con strani ciondoli appesi al collo, in una grotta intenti a sgozzare bestie innocenti. Ma sta pure tranquillo, io sono troppo pigro per fare queste cose, già da bambino non avevo voglia di svegliarmi alle 10 la Domenica per andare a messa figurati se ho voglia adesso di non andare a dormire per arrampicarmi in mezzo ai boschi e cercare la grotta giusta. E poi dove cazzo lo trovo un capretto alle due di notte?
Se invece la lettura del titolo ti ha restituito un'immagine di un essere con il busto di uomo, le corna e le zampe di una capra, decisamente incazzato e dalla carnagione rossastra sei ancora fuori strada. Sappi che quello che ti ha fatto vedere il tuo cervello si chiama satiro, è un animaletto del cazzo che accompagna Dioniso in giro per i boschi, ma che nessuno si incula perchè è molto meno figo dell'altro. Ed esiste solo nella mitologia greca. Smettila di ascoltare il power-metal per favore.
No, io ti sto parlando di satanismo, cioè dell'esaltazione dell'uomo, ma forse è meglio che a spiegarti cosa significhi sia questa bambina.

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Generazione D

Non mi riferisco nè ai giovani di Seattle degli anni novanta nè ai liceali italiani odierni con la frangetta da una parte. Mi riferisco semplicemente a tutti i cinquantenni che mi capita di vedere in giro e con cui mi capita di avere a che fare. Gente che è preoccupata dalla vacuità della mia generazione e dal suo disinteresse e disprezzo verso tutto quello che ha. Chi legge i miei post sa che non nutro molta simpatia verso i miei coetanei in generale, ma questo non significa che io sia disposto a subire passivamente accuse e ingiurie che non sento di meritare.
Quello che mi fa più incazzare è che le persone che mi (ci) accusano più o meno continuamente di troppa mediocrità sono le stesse di Trenitalia, Alitalia, Fiat, Parmalat e Cirio solo per citare i maggiori insuccessi della generazione che ha fatto il sessantotto in pausa pranzo poi tutti in ufficio a timbrare il cartellino.
La gente che mi accusa di essere bravo solo a leggere i miei "giornaletti", a giocare con il computer e la chitarra e criticare tutto e tutti. Esatto signori, io critico. Io critico perchè denigrare è tecnica vostra. E' TECNICA VOSTRA.
La generazione de "i giovani di oggi non sono più quelli di una volta", de "andate a lavorare delinquenti" e de "non si dice negri, ma persone di colore" finchè ognuno resta a casa propria. La stessa che si gratta il culo durante le quattro ore di lavoro quotidiane negli uffici della pubblica amministrazione, pensando a quando sarà in pensione a 50 anni, e poi mi dice di rimboccarmi le maniche perchè nella vita niente è gratis.
Grazie a voi nel mio futuro non ci saranno più nè petrolio nè fonti di energia alternative nè ozono.
In compenso troverò un mare di debiti che io e i miei amici nullafacenti ventenni non abbiamo mai contratto e nonostante questo saremo costretti a pagare. Troverò anche una busta paga ridicola, le cui trattenute serviranno a pagare la pensione a chi ha preso il mio futuro e ci ha pisciato sopra come fosse il più comodo dei cessi, ai massoni, ai parlamentari, a francescocossiga che a questo punto credo sia uno di quegli esseri immortali che vive fuori dal tempo e che quindi non ci toglieremo mai dai coglioni
Troverò un sacco di ex-commercialisti e imprenditori falliti che terranno corsi di meditazione interiore e/o trascendentale, conciati come a carnevale per dimostrare il loro disprezzo verso la cultura occidentale che, all'improvviso, ai loro occhi appare ora vuota. Come se qualcuno avesse rivelato loro le coordinate esatte del Sacro Graal. Santoni improvvisati con la funzione di perpetrare lo stereotipo del male come entità astratta e maestosa invece di permettere a tutti di identificarlo in quello che veramente è: burocrazia, meccanismi e automatismi imposti dalla società che avete creato.
Siete la generazione del default, del qualunquismo, della misericordia e del perdono arbitrario, dell'ipoteca sulla casa e sulla villa al mare ma con il suv in garage.
Siete, infine, la generazione che ha fatto fallire il mondo.
Spero ve lo ricorderete ogni volta che mi guarderete negli occhi, ogni volta che sarete sul punto di vomitarmi addosso la vostra ennesima filippica sui veri valori della vita copiata dall'ultima puntata dell'ultima soap-opera melensa di turno.
Vi odio tutti.

P.S. So che sto generalizzando ed è sbagliato, ma provate voi a discutere e a trovare le argomentazioni giuste per difendervi da un ammasso di carogne semiartificiali che se va di lusso hanno la terza media. Vivo in un piccolo paese dove la mente della gente è aperta quanto una finestra sigillata, in particolare quando si parla di soldi.
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Visible monsters

Sto cercando un libro. Per questo prendo la macchina e mi dirigo nella città vicino. Giro tutte e quattro le librerie che ospita la città, ma niente.
In tre librerie non lo conoscono, dalla reazione del commesso capisco anzi che egli non abbia mai sentito parlare dell'autore. Considerando pure che il titolo del libro è in inglese (titolo di due parole...DUE parole cazzo), apriti cielo.
Nel quarto negozio conoscono il mio autore. Il tizio con il quale sto parlando mi giura anche che è uno dei suoi scrittori preferiti e che ha letto entrambi i suoi romanzi. Strano perchè il resto del mondo è pronto a giurare che ne abbia scritti nove. Comunque di pronunciare correttamente il titolo del libro non se ne parla neanche qui, sempre due cazzo di parole, ma almeno ci siamo capiti al primo tentativo.
Quello che accomuna tutte e quattro le librerie sono le pile enormi dei volumi dell'ultimo prolasso intestinale dei vari brunovespa, l'Italia...qualcosa...diversa, e federicomoccia3msc, Amore 14. Inoltre l'ultima edizione da 150 euro in pelle umana e avorio de labibbia e l' ennesima fatica di Danielle Steel. Non conosco Danielle Steel, in effetti leggere il suo nome non mi aiuta neanche a capire a che sesso appartenga, che sia donna?...Danielle...elle...forse si, ma data la quantità di scritti che produce mi viene quasi il sospetto che se ne aprissi uno a caso potrei trovare scarabocchi e disegnini con la sola funzione di giustificare la presenza di una copertina, tutto sommato elegante, che a sua volta servirebbe per far fungere il libro da soprammobile. Ecco, i soliti insulti scontati a dei poveracci che risultano troppo facili da colpire dirà il lettore. E invece no. Alla vista di questi libri il mio unico pensiero è coerenza. E si perchè una società alla fine della corsa ha bisogno di simboli appropriati.
Mentre torno a casa comincio a pensare che è inutile difendere la cultura in un paese che non ne ha più e fa di tutto per rigettare la poca che gli è rimasta. E detto da uno che legge il numero minimo di libri, tra l'altro di dubbio gusto, che serve a restare appena sopra il tasso di analfabetizzazione annuo è piuttosto grave.
Quindi forse ha ragione la Gelmini perchè prima arriveremo allo sfascio totale e prima potremo ricominciare daccapo.
Occhei è solo una cazzata, ma come tutte le cazzate si avvicina molto all'illuminazione.
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Screamers


Quello che non ho capito è il discorso di Francesco Storace nel quale si è definito un democratico non antifascista. Partendo dalla sua definizione è quindi possibile pensare che egli sia, almeno un po', ma solo un pochino, fascista.
Cioè, è un'ipotesi che non può essere esclusa.
Come fa un fascista ad essere democratico?
Ora, Storace riesce a dichiararsi nello stesso discorso contrario all'ingresso della Turchia in Europa.
Il motivo, almeno quello ufficiale, del veto imposto dalla Ue alla Turchia è il mancato riconoscimento, a 93 anni di distanza, del genoicidio degli armeni perpetrato dallo stesso governo turco.
Perchè un fascista dovrebbe schierarsi contro un paese fascista?

"In a world of unspoken politics, i think that we all should be screamers". (Serj Tankian)
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(Ri)Scoperte

Appena prima di addormentarmi mi scopro a riflettere su quanto poco tempo io abbia ultimamente per riflettere. In realtà questa cosa mi piace da morire.
Primo, perchè così riesco a non molestare il mio cervello ogni cazzo di minuto con le mie paranoiche elucubrazioni.
Secondo, perchè in questo modo, quando decido di concedermi ai miei pensieri, essi cominciano a colpirmi velocissimi in rapida sequenza come frecce scagliatemi in faccia da un punto inarrivabile. Senza respiro. Una pura scarica di adrenalina. Bello.
Il risultato è un pensiero più nitido, fluido e diretto. Soprattutto meno filtrato e indebolito dalle mille insicurezze che mi accompagnano più o meno continuamente.
O forse è solo il segnale inequivocabile mandato dal mio cervello per farmi capire che è giunta l'ora di spegnere l'interruttore.
Discreta notte a tutti.