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Parole brutte che escono dal culo


"A chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
Dimmi che male c'è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte
Che vive dentro te"

Dove neanche Giuliano Sangiorgi e Tiziano Ferro osano,
Dove solo gli impavidi si spingono,
Laddove l'itagliano la fa da padrona.
Là troverete la bruttura che si sublima
e si mostra in tutta se stessa.
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Sanremo è Sanremo. O forse no?

Oggi è stato un piacere leggere La Repubblica.

Non solo perchè, come era facilmente pronosticabile e come avevo pronosticato nel post precedente, ho potuto constatare il flop di Sanremo, ma soprattutto per tutti i titoli accessori contenuti nelle 3 pagine dedicate al festival.
Su tutti mi piace citare un "Giovanilmente inutili" (Drammaticamente inutili direi invece io) che Gino Castaldo dedica ai Finley, un "Quell'orchestra antica danneggia le canzoni" sempre del Gino di cui sopra e un "Allarme cantanti: è la fiera degli stonati" di Carlo Moretti.

Mi viene il dubbio che gli italiani non abbiano boicottato volontariamente il festival, ma che si siano comportati ancora una volta da ITAGLIANI, preferendo seguire le vicende di Step e Pallina su Italia1. Non sia mai che un filmetto talmente rivelatore della pochezza dell'adolescenza italica passi inosservato.
Moccia/Scamarcio vs la supercorazzata Baudo/Meneguzzi/Finley...una lotta durissima.
Chiunque vinca sarà comunque il peggiore.

Paradossi di un' Italia che sa come nessun altro paese al mondo mostrare sempre e comunque il solo lato peggiore di se stessa e sprecare parole, pagine e inchiostro su eventi che sarebbbe piu' giusto commentare al massimo con un rutto.
Ma si sa, qui le cose si fanno perchè vanno fatte e di blablaologhi da far lavorare ce ne sono fin troppi.
Spero almeno che tutta questa gente prima o poi riceva quello che merita: il rutto di cui sopra.

Concludendo, tanto per ribadire che la gente giusta è sempre in posti sbagliati, cito, sempre da Repubblica, l'articolo di Antonio Dipollina: "Il DopoFestival è partito con squarci deliziosi[...]. Merito totale di Elio e quelli delle Storie Tese che alla musica vogliono bene davvero".

Ascoltare "Studentessi" per credere.
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Sanremo è Sanremo. Per fortuna.

Allora uno non puo' essere mai contento!
Allora le brutte notizie non finiscono mai!

Ero tutto esaltato da un inizio di anno musicalmente folgorante con l'uscita quasi contemporanea degli splendidi album di Baustelle, Offlaga Disco Pax e Elio e Le Storie Tese quando stamattina, aprendo il Venerdì di Repubblica, la realtà mi sbatte in faccia durissima.
Febbraio + musica = Festival di Sanremo. La matematica non sbaglia mai.

Anche nel 2008 dal teatro Ariston Pippo baudo presenterà il festival della canzonetta democristiana.
A parte Pippo Baudo che è come l'influenza, nel senso che torna ogni anno piu' forte e spietato che mai visto che nessuno si adopera per debellarlo, ma anche come Pippo Baudo e quindi merita un discorso ad hoc.
Dicevo, a parte Pippo Baudo (oddio mi è entrato in circolo, non posso fare a meno di scrivere il suo nome! Sono fottuto), anche in questa edizione non mancherà il solito carico di sterco: Little Tony con il suo cuore matto, e non parlo della canzone ma dell'infarto; Toto Cutugno, anche lui come l'influenza e altri esseri talmente insignificanti che ancora l'anagrafe deve assegnare loro dei nomi d'ufficio.

Il punto è che proprio mentre riflettevo sul fatto che la musica italiana non sia poi così messa male, che non è vero che non si riesca piu' a trovare talento; proprio mentre cercavo di convincermi che fossero solo discorsi tipici dei critici musicali nichilisti (quelli che non credono piu' ne in niente ne in Lebowski), Sanremo mi appare in tutta la sua eccezionale bruttura.

E sapete come? Nel modo piu' amaro possibile naturalmente: tramite un'intervista a monsignor Careggio, vescovo della diocesi di Sanremo-Ventimiglia.
"L'irto guerriero" (Foscolo forgive me if you can) si scaglia contro la volgarità e l'allusività sessuale dei testi sanremesi
Alla faccia di Don Chsciotte che combatteva i mulini a vento, almeno questi ultimi erano fatti di materiale tangibile quale il cemento è, per l'ennesima volta un uomo di chiesa sta cercando di fare una polemica sul nulla.
Dovrebbe capire, il monsignor Don Chisciotte, che non è salutare per un uomo di 70 anni sprecare tempo a leggere i temini guidati dei bambini delle elementari, non si puo' pretendere di piu' da menti così semplici.
Non cattive, solo semplici.
Quindi non si incazzi monsignore, non è che gli artisti dll'Ariston scrivano frasi sataniche come "Alza la sottana/Socchiudi la persiana" per farla saltare dalla sua comoda poltrona, è che semplicemente non possono fare di piu'.
Inoltre a Sanremo bisogna solo scrivere canzoni d'amore il piu' possibile smielate e banali, così da entrare già dopo il primo ascolto nella testa delle casalinghe che guardano tale trasmissione, e nel mondo vero, si sa, l'amore e il sesso vanno a braccetto.

Stranamente insomma, le polemiche ecclesiastiche mi sembrano assolutamente fuori luogo, ma poi procedendo nella lettura dell'intervista capisco il vero motivo di tutto cio'.
Prima Careggio dice che ama la musica leggera, svelando che Al Bano è il suo cantante preferito per via dei suoi testi (sentitevi "nel perdono" poi capirete quali siano i valori che uniscono il cantante pugliese e la chiesacattolica), poi sfrutta il suo assist per lanciarsi in rete, presentando così il Festival di Sanremo organizzato ( e finanziato) dalla CEI: il JUBILMUSIC...

AMAREZZA DURISSIMA.
MA PROPRIO DURISSIMA.

Cito dall'articolo "Jubilmusic porta senza dubbio alla città di Sanremo una ventata di giovinezza che ben si coniuga con questa città[...]Tutti ogni anno lo aspettano, attratti dal fascino che esercita questo festival d'eccezione, perchè fatto di canzoni vere. Dal volto puito"
Come dire, the bright side of pop!!

Pensate quello che volete, io semplicemente continuerò a pensare tutto il peggio possibile.
Comunque il fine del post sarebbe dovuto essere quello di rimarcare la differenza di qualità che esiste fra la vera musica italiana, quella che è arte e che mette in mostra talenti veri, e quella che ci spacciano per musica italiana, trita e ritrita, banale quanto scontata, prodotta industrialmente in base alle esigenze della domanda come si fa per le lavatrici e le automobili, noiosa quanto fastidiosa e che non smette mai di sbalordire per la sua nullità.
Ma ormai vi sarete accorti, quando sento parole come preti, vescovi o sinonimi non capisco piu' niente!

Non posso che gioire di fronte a quello che sarà ancora e inevitabilmente un tonfo di ascolti della trasmissione che piu' umilia e svilisce all'estero la nostra cultura, tonfo direttamente legato allo sfracelo che imperversa su tutta la produzione musicale mainstream che da anni non solo non produce piu' buona musica, ma nemmeno musica.

E non sto solo parlando dello spessore artistico che puo' avere un album nei confronti di un altro, sto parlando anche di atteggiamenti.
Gente come Giuliano Sangiorgi, alias il nano pelato che vomita cazzate nei dischi dei Negramaro, si dovrebbe rendere conto che non ci saranno per sempre sedicenni lobotomizzati disposti a considerarlo un idolo, prima o poi arriveranno in un'età in cui capiranno che le sue pose da rockstar sono solo penose; non è detto poi che i sedicenni di domani saranno stupidi come quelli di oggi.
Dovrebbe capire questa gente che la musica non va fatta per salire su un palco e poter fare i massiccioni, che gorgheggi e testi insipidi lasciano il tempo che trovano ma ti qualificano come un ridicolo bamboccetto affetto dalla sindrome di Peter Pan di cui si puo' fare volentieri a meno.
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Tu dici?

Le dichiarazioni improbabili di Febbraio:

"Portero' la vita media degli italiani a 120 anni" Silvio Berlusconi

"Voglio essere il ministro della salute" Giuliano Ferrara, alias Mr.50 (kili di colesterolo)

"Abbiamo giocato per 180 minuti in 90" Massimo Moratti dopo la partita Liverpool-Inter

A-M-A-R-E-Z-Z-A D-U-R-I-S-S-I-M-A
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Chi fa da sè, fa Rael

Dopo i vegani, gli EmO, i Testimoni di Geova, Buona Domenica e Studio Aperto, ecco un nuovo potentissimo strumento di ottenebramento cerebrale di massa.
Oggi il vostro amminisratore vi vuole parlare del movimento raeliano, una corrente di pensiero schizofrenica e cialtrona come poche altre che ha un messia rubato a Star-Trek ancora in vita ma nessuna divinità, che crede nel progresso scientifico ma anche agli alieni...insomma una bella insalatona che mischia tutte cose che interessano a nessuno, partorendo così esseri che uniscono rivendicazioni di autodeterminazione sessuale in pieno stile Vladimir Luxuria con la lucidità mentale di un hippy sessantottino. Naturalmente anche tale setta è munita dell'autoerotica letteratura propria di ogni religione che si rispetti, ma passiamo oltre.
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Un attimo di tregua

Non sempre è facile andare avanti.
Oggi mi prendo un po' di riposo. Per non pensare a niente.
Per restare solamente a guardare.
Fatelo anche voi.

"Mother weep the years i'm missing
all our time can't be given back"
Ciao ragà...

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Professione blogger

Clamoroso e incredibile, ma è così.
Il celeberrimo sito www.wikio.it (?) ha pubblicato un paio di post scritti dal vostro amministratore dell'Amarezza preferito sulle scottanti questioni del gossip.
Eccovi i linkazzi:

1) http://www.wikio.it/politica/partiti_politici/italia_di_mezzo/marco_follini -titolo del post "La terra dei cachi"

2)http://www.wikio.it/cultura/musica/pop_rock/den_harrow -titolo del post "In a frame"

3)http://www.wikio.it/news/Dj+Francesco -titolo del post "Quel Gennaio un po' così..."

E proprio mentre il sottoscritto cercava i link da aggiungere sopra si è accorto che wikio ha appena aggiunto un altro mio post!

Questo è amore!

Quando non avete niente di meglio da fare, il vostro amministratore sarebbe lieto se andaste a votare i post sopra citati, basta cickare su "vota" alla sinistra del titolo, non c è nemmeno bisogno di aprirli (anche percè il link vi riporterebbe dritti dritti qui!)

Aiutatemi a diventare un blogger e non fare un cazzo pe il resto della mia vita, ve ne sarei molto riconoscente.

Buona settimana a tutti.
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La terra dei cachi

Mentre in Italia i tg perdono tempo a farci sapere che il papa ha ufficilamente dichiarato davanti ai suoi sudditi che stanno parlando poco del peccato e dell'inferno (forse perchè già ci viviamo) guardate cosa succede in Spagna.

Credi che la civiltà si stia inesorabilmente allontanando?
Veltroni, Follini, Casini, Rutelli e Mastella ti puzzano di balena bianca?

Se si, il 13 aprile, in Italia, vota anche tu ZAPATERO.
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Charades

I do believe...
you were strong in forming violence
and we were strong performing silence
I do believe...
you were strong in forming violence
and we were strong performing silence

We're deceived, all the toys of our convenience
opening our hearts to the brilliance
We're deceived, all the toys of our convenience
opening our hearts to the brilliance

Love is strong, hearing as loud as gunfire away
never wrong, constantly dreaming of another day

If love is wrong go ahead and end the world with your charades
never wrong, constantly dreaming of another day

(Can i get some more piano, please?)

Find me a red bag
one without a tag
hope that you're near
valliantly appear
find me a red bag



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Women as lovers

Inclassificabili gli Xiu Xiu, ovvero quel talento geniale e sconfinato che è Jamie Stewart e i pochi amici/musicisti/collaboratori di cui si circonda.
Il loro genere è quello di proporre un viaggio sonoro all'ascoltatore, portarlo tra l'elettronica e l'acustica, stordirlo con sperimentazioni inattese e folgoranti, con suoni provenienti da immagini che non ha ancora in testa, e non riesce perciò a visualizzare, per poi lasciarlo alla fine a terra sconvolto e tramortito.Il tutto con una delicatezza e una classe semplicemente inattese.
E anche il loro sesto album Womem as lovers continua la tradizione.
Rispetto ai precedenti questo album contiene sicuramente meno sperimentazione, meno tracce che sono solamente un tentativo di creare musica con suoni che musica non sono, un insieme di rumori senza un minimo di collegamento; tracce che risultano comunque piu' apprezzabili del 90% delle canzoncine di mtv proprio per la loro originalità.
In questo aspetto ricorda molto l'impressionante Fabulous muscles, punto di partenza che consiglio a chi non conosce gli Xiu Xiu e vuole iniziare a farlo.
In realtà pero' questo album riesce ad assorbire meglio il solito quantitativo di sperimentazioni all'interno di ogni singola traccia, e tramite tale frammentazione riesce a creare un'amalgama totale che non era mai stato così fluido.
E' talmente bello questo sesto lavoro che rende inutile tanti discorsi prettamente tecnici, non importa infatti se con esso si aggiunga qualcosa al valore della band, o se le nuove 14 tracce aprano nuovi orizzonti piuttosto che fossilizzarsi in un genere.
Proprio per questo sono splendidi gli Xiu Xiu.
Prescindono da ogni discorso tecnico talmente sono slegati e avulsi dalla realtà e da qualsiasi riferimento sonoro. Eppure il mood e le vibrazioni che escono prepotenti dall'ascolto descrivono tremendamente bene l'essere umano di oggi.
Semplificano tutto: se quando li ascolti dei brividi cominciano a correrti lungo la schiena allora vuol dire che ti piacciono, altrimenti no. Una musica talmente evanescente leggera e introversa che poi non ti spieghi come alla fine dell'ascolto ci si possa sentire così provati.
Ecco l'unico virtuosismo di Jamie, spero vi basti.
La musica come dovrebbe essere sempre, suoni che scorrono in un flusso di melodie che si deformano e si dilatano fino a convergere scoprendo così gli intrecci che andranno a formare. Una musica scritta prima di tutto per se, per sentire che è bello scoprirsi fragili e vulnerabili. Suoni senza materia, intangibili quindi puri quindi eterni.
Fuori da tutto e al di la di tutto.
Bellissimi anche i lavori del progetto parallelo Xiu Xiu Larsen, formato da Jamie Stewart e dagli italianissimi Larsen, oramai alla seconda uscita con Spicchiology che replica per intensità l'esordio da applausi che è stato Ciautistico!.

Buon ascolto.