Zone azzerate

Che a Napoli la gente si fosse abituata alla morte non è un fatto di cui meravigliarsi. Non è una questione di cinismo, semplicemente di sopravvivenza. Vivere in una zona dove sparatorie, regolamentidi conti, e spesso tutte e due le cose insieme, sono all'ordine del giorno, significa intorpidire i sensi e l'indignazione e cercare di guardare oltre. Sentiero forzato se si considera poi uno Stato assente, latitante come chi spara, impegnato il più possibile a tenersi fuori dalla faccenda.
Ma questa volta non si è trattato di abitudine alla morte, non è stata l'ennesima e sciagurata, seppur prevedibile, tappa dell' "abituarsi alla fine". No, questa volta immagini inequivocabili hanno mostato gente infastidita da un uomo esanime ferito a morte da un proiettile vagante. Pensieri del tipo "Te guarda 'sto stronzone, proprio qui doveva venì a morire, che se mi macchia i pantaloni cazzo racconto a mia moglie?". Ecco, trasferite questo discorso in dialetto napoletano e avrete l'esatta misura della barbarie della civiltà moderna.
L'Italia che scappa dalla pietà impaurita, che timbra il biglietto per superare le sbarre che contengono la misericordia. Non male per il meno laico tra gli stati laici del mondo, che su valori di uguaglianza, aiuto, perdono, pretende di fondare una società senza popolo, un circolo di imprenditori e avvocati, il salotto buono e raffinato di project managers e private bankers.
Volti nascosti dietro osceni occhiali da sole dai lineamenti deformati dal butulino che inseguono il mito di flaviobriatore e tronchettiprovera.
La stessa società senza coscienza di popolo che scappa come un gregge davanti alla pecora sfortunata ferita a morte per non fare la stessa fine. Così piena di libertà, con quella faccia abbronzata, e quella pelle liscia e a prova di tempo, con quel gusto del bello e quell'amore per la famiglia. Eppure desoltamente misera.
Misera come la finta sinistra che a Napoli si, la camorra è una gran piaga, però questi rom hanno davvero rotto i coglioni. Ecco, la sinistra che invece insegue il diegodellavalle di turno, che magari avrà anche un aspetto più sobrio degli altri due sue colleghi, ma di certo ne condivide intenti e fini.

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