Fiori neri per Ivan Illich

Le cose più o meno stanno così: il Sabato mi vedo una partita di calcio, la Domenica se ne parla solo per sottolineare gli insulti razzisti verso un giocatore di colore della squadra ospite, il Lunedì sono costretto a sorbirmi La Russa che condanna il razzismo in una trasmissione sportiva, il Martedì devo sfogarmi qua. E' un meccanismo lineare. Quello che mi fa incazzare è il bisogno di montare un caso sul razzismo dove fa meno male per non parlarne dove veramente ce ne sarebbe bisogno. I rumeni che bruciano sulle panchine e i negri (si, negri, hai letto bene) picchiati per strada non sono vittime del razzismo italiano, solo di quattro stronzi. La Lega Nord non è un partito dichiaratamente razzista che sta in Parlamento a governare uno stato che vuole dividere, è solo un partito che ha un altro concetto di unità. Il popolodellelibertà non è un partito formato da massoni, neofascisti e integralisti cattolici, tutta gente che con la tolleranza ha poco a che fare, ma un covo di paladini della giustizia. Allora, date le premesse, sembra coerente che si perdano delle ore a parlare dei fischi a Balotelli, tra l'altro meritatissimi a causa della sua arroganza, spacciandoli per razzisti e facendo finta che il problema sia confinato negli stadi.
Dimenticavo, non poteva mancare in questa commedia dell'assurdo che sembra studiata a tavolino l'intervento di Betto16, lo chiamo con il suo nick di messenger, al riguardo. Il razzismo è sbagliato, il papa lo condanna fermamente. Evidentemente si riferisce a quello negli stadi anche lui.
In tutto questo credo che la palma del miglior intervento della settimana sull'argomento vada inaspettatamente data ad Ahmadinejad che ha sbottato dicendo che Israele è uno stato razzista. Sacrosanto. Una frase che può suonare male se pronunciata da un dittatore senza troppi scrupoli, ma ineccepibile lo stesso.
Una vena di malinconia in un post che altrimenti non ne avrebbe la voglio lasciare parlando di Stephen Hawking, che è stato ricoverato per l'aggravarsi della sua irreversibile malattia. E' stato l'uomo che ha dimostrato l'esistenza di piùi universi, di diverse realtà. E' stato l'uomo che più di tutti, dopo Einstein, ha ribadito che non esiste niente di vero e di inconfutabile in senso assoluto. Concetti che postulano più o meno direttamente il nostro essere piccoli, impotenti, incompleti, irrazionali, figli del caso (caos) e schiavi del destino. E pensare che c'è ancora gente che immagina gli scienziati come persone chine su fogli e calcolatrici a studiare numeri. Ve lo meritate il papa, stronzi.

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