Oscar deve correre!



Ve lo ricordate lo sport?
Vi ricordate di Jesse Owen, atleta nero che nel 1936 all'olimpiade di Berlino vinse i 100 metri piani davanti ad Adolf Hitler?
Vi ricordate di Cassius Clay, meglio noto come Muhammed Ali?
Finì in carcere per non andare a combattere in Vietnam perchè, come affermò lui stesso, "i Vietcong non mi chiamano negro".
Ve lo ricordate Oscar Pistorius?
Fino all'anno scorso era solo un atleta nato senza gambe che corre con 2 protesi di acciaio. Poi è diventato un caso.
Lo è diventato perchè ha dimostrato di poter competere e dare del filo da torcere ai piu' forti corridori del mondo.
Da allora, come è giusto che sia, il giovane corridore sudafricano ha cominciato la sua rincorsa alle Olimpiadi.
Un bel sogno quello di un ragazzo senza gambe con una determinazione fuori dal normale che combatte il suo handicap, lo vince, e arriva a partecipare all'evento sportivo piu' importante della storia: solo per sentirsi del tutto normale per un giorno solo, solo per ricevere i meritati applausi al suo ingresso in pista e alla fine della gara. Solo per un giorno da atleta normale insomma.
Invece ieri 14 Gennaio, i potenti dello sport hanno deciso che Oscar non potrà partecipare. Le sue protesi infatti lo avvantaggiano rispetto agli altri atleti e per lo stesso motivo non potrà partecipare nemmeno alle Paraolimpiadi.
I puristi dello sport affermano inoltre che non sarebbe giusto far gareggiare un cyborg...canaglie! Avete dimenticato che la ferraglia è solo il mezzo, non il motore, di un'animo impavido e di una determinazione infinita.
Cosa rimane oggi di Jesse Owen?
E di Cassius Clay?
E dei sogni dell' uomo Pistorius?
E dei sogni di tutti quelli come lui che combattono quotidianamente contro i pregiudizi e la sfortuna?
Niente.
Lo sport ha smesso da tempo di raccontare favole. Ha smesso di farlo da quando grandi uomini che erano anche grandi sportivi sono stati rimpiazzati da professionisti dello sport. Ha deciso inoltre di misconoscere i propri eroi.
Oscar Pistorius non vincerà mai piu'.
La sua prima vittoria è stata non arrendersi ad una vita da vegetale alla quale la natura lo aveva condannato. La sua piu' grande vittoria è stata riuscire a vincere la vergogna e mostrare al mondo degli atleti bronzi di Riace la sua oscena mancanza.
Ma non ci saranno altre vittorie per lui.
Forrest Gump è e rimarrà solo un film, perchè nella vita vera i buoni e i deboli perdono. Sempre.
Non si puo' lottare contro chi è troppo piu' potente di te; ecco cosa insegna lo sport oggi.
Una volta invece il suo significato era imparare a superare i propri limiti, divertire, divertirsi e rispettare il tuo avversario.
Uno storpio sudafricano scherzo della natura è venuto a ricordarcelo, e per questo, come scrisse Candido Cannavò sulla Gazzetta dello Sport dopo la sua partecipazione ai mondiali di atletica leggera, posso dire che è "piu' uomo lui di tutti noi messi insieme".

Oscar deve correre!

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