Lettera chiusa a Mara Carfagna

Cara Mara,
non so se conosce una manifestazione umbra che si chiama BreakFest. Se non la conosce, sappia che funziona più o meno così: è la festa della colazione all'italiana, composta da una dozzina di stand di marchi nostrani molto noti del settore come Mulino Bianco e Zuegg, tanto per citarne alcuni. Il personale di stand è esclusivamente di sesso femminile, tutte bellissime ragazze da quanto ho potuto vedere, culo alto, seno sodo, vagamente anoressiche e un bel sorriso. Ora, già questa sarebbe una vera e propria discriminazione verso quelli che io in gergo chiamo "trosci", ovvero ragazze non proprio definibili come appariscenti, per usare un eufemismo. Insomma dicevo, ogni stand prevede la presenza di un numero di tali ragazze che va da due a cinque er gli stand più grandi e affollati. Anche le coordinatrici e le responsabili sono tutte donne, non propriamente ragazze, ma pur sempre carine e simpatiche. Lei sicuramente potrà immaginare quanta daffare ci sia per reggere e far funzionare al meglio una macchina così grande. Beh, a reggere tutta la manifestazione ci sono quattro ragazzi. Quattro. Ragazzi che si devono occupare di rifornire stand, costruirli prima dell'inizio della manifestazione, smontarli alla fine, scaricare e caricare furgoncini di materiale, allestire info-point e la sceneggiatura del teatro, epicentro della manifestazione, per i quattro spettacoli giornalieri, controllare bolle di trasporto, controllare le scorte di tre diversi magazzini, consegnare estintori a tutti gli stand, essere pronti a risovere problemi di ogni tipo in fretta. Questi ragazzi lavorano fino a dodici ore al giorno e guadagnano quattro euro netti l'ora. Quattro. Euro che vengono recpitati ai lavoratori due mesi dopo la fine del servizio offerto.
Sia ben chiaro, anche le ragazze agli stand guadagnano quattro euro l'ora, ma credo che l'impegno e la responsabilità che richieda il loro lavoro non siano nemmeno paragonabili a quelle dei maschietti.
Lei è il ministro delle pari opportunità, e sappia che nell'ambito del lavoro interinale le pari opportunità non esistono, perchè se sei uomo ti devi spaccare il culo e in silenzio, altrimenti ti mandano via a calci nello stesso culo che prima ti hanno spaccato. Una volta terminate le sue battaglie roboanti contro lo sfruttamento rosa, le sarei molto grato se trovasse un pò di tempo per occuparsi anche di noi poveri stronzi.
Spero che il tempo che impiegherà a non rispondermi possa essere speso al meglio per migliorare questa situazione, che temo si verifichi in ogni manifestazione di questo genere.
La ringrazio dell'attenzione.
Firmato: un non maschilista.

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