Beijing

Ho ceduto. Non come si dice di solito "alla fine", ho ceduto e basta. Mi ero ripromesso di non vedere queste olimpiadi, scandalo sportivo preannunciato, ritenevo sufficiente essermi sorbito il mondiale di calcio del 2002, ma si sa che la carne è debole. E così, in questa mattinata uggiosa, mentre va in scena il settimo giorno di gare infrango la mia promessa. Tutto sommato non mi è andata affatto male dato che sono arrivato giusto in tempo per vedermi 2 ori italiani in 2 ore esatte!. 
Ma ad avermi colpito è la gara dei 50 metri di stile libero. Un ragazzo del Camerun (mi pare), piuttosto scarso e tarchiatello, conclude la sua prova con un tempo di 2 secondi superiore al limite per la qualificazione al turno successivo; 2 secondi che rappresentano un'eternità in una gara che in media ne dura 22,5/23. Ma a lui questo non importa affatto, impazzisce di gioia come se avesse appena visto nascere suo figlio e non riesce a fermarsi. Mi ha ricordato la splendida esultanza da posseduto di Fabio Grosso nella leggendaria semifinale di Germania 2006, sicuramente tra le piu' belle cartoline di quel mondiale.
Il ragazzo del Camerun (mi pare) viene anche intervistato da una giornalista italiana, ma il suo sorriso è talmente tirato che non gli permette di scandire bene le parole. 
Ecco, questa è l'immagine di Pechino 2008 che voglio ricordarmi: una strana foto in cui un ragazzo nero è a bordo di una piscina e ride come se avesse assunto LSD in dosi massicce. E quel sorriso in un secondo arriva forse a giustificare tutte le brutture che non c'entrano con lo sport in se, ma con le olimpiadi si, come i contratti con gli sponsor, le liti tra federazioni,le richieste di detassazione delle medaglie "che non siamo mica calciatori miliardari", scandali doping e quant'altro. 
Se questo è l'immagine che rimane forse vale anche la pena che il mondo per un mese dimentichi la Georgia e il Tibet e tutto il resto. Non si puo' vivere di sole incazzature.
L'altro lato della medaglia in compenso ci riguarda molto piu' da vicino e si chiama Federica Pellegrini. Ha 20 anni e già da un paio si considera la nuotatrice piu' forte del mondo senza averlo mai dimostrato, almeno fino a ieri. Anzi era riuscita benissimo a dimostrarci di non avere mai avuto le palle per vincere e di essere molto piu' brava tra le pagine della cronaca rosa che in piscina (vedi capitolo Marin). Anche lei alla fine ha vinto riscattando così un anno bla bla bla. Comunque il mio eroe già l'ho scelto: non ha un nome, ma il sorriso ingenuo di un bambino di 4 anni che ha appena capito che il gelato da 12 euro che hai in mano è tutto per lui. 
"La passione ce vole!!" (Boris I miss you). 

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