C'era la neve

Oggi é la giornata dedicata alla Shoah, quindi ricordiamo. Ricordiamo che la Memoria é stata stuprata, calpestata, offesa. Poi cancellata. La riconoscete forse nelle lacrime da iena degli israeliani che piangono, tra un missile ed una granata, i propri avi? Ne trovate per caso traccia nei volti di quegli uomini piccoli piccoli che sono i nostri politici? Oggi la memoria é sepolta dalle macerie di Gaza. E' morta insieme alle donne e ai bambini della Palestina. Laggiù dove ogni soldato israeliano dovrebbe vedere il volto ancora giovane del proprio nonno appiccicato sugli uomini cui spara. Come una settantina di anni fa un popolo senza terra sta morendo per mano di chi vuole conquistare ancora. Come i nazisti anche gli israeliani rifiutano di far aiutare la gente che dilania. A differenza di una volta però, oggi il carnefice è l'ex-vittima e la parte di mondo autodefinitasi civile sta comodamente spiaggiata sul divano intrattenuta dal Grande Fratello. E sticazzi del resto.
D'altra parte all'Europa civile e democratica non conviene ricordare che, a distanza di 94 anni, la Turchia non ha ancora né ammesso né fatto ammenda per il genocidio degli armeni. All'Europa impegnata nella rivisitazione 2.0 della guerra santa contro l'Islam non conviene ricordare che i terroristi in Palestina, come le armi batteriologiche in Iraq, non ci sono, che Hamas é un partito di resistenza all'invasione eletto dal popolo nel 2006, non più terrorista di quanto siano stati i nostri partigiani dunque; che il vero terrorismo è voler dipingere tutti i popoli islamici come i servi personali di Bin Laden, é bombardare scuole e ospedali, è, infine, finanziare con le proprie banche guerre costate la vita a milioni di persone. Alla "Repubblica delle Banane" (thanks amico del mattino) razzista di alemanno e leganord -le minuscole sono d'obbligo- conviene ancora meno ricordare che i rom, per quanto possano risultare subdoli ed accattoni, sono l'unico popolo che abbia mai calpestato tutte le terre del continente senza causare conflitti. La Storia, anche questa con la "s" maiuscola, oggi ci conferma che ogni 27 Gennaio a vincere é Augusto Pinochet. Lui che, come i dirigenti della Endemol, aveva capito che chi scompare dai nostri occhi cessa di esistere. Fra un paio di mesi, quando si spegneranno i riflettori e le luci delle televisioni sulla striscia più in voga del momento, di Gaza rimarrà solo il ricordo de "I terroristi di...come cazzo si chiamava? Blablas...Mammas...Cahas, insomma quello la". Così come é già successo per tutti quei crimini contro l'umanità commessi di cui non abbiamo documentazione e files jpeg nel nostro personal computer. Atrocità che non conosciamo perché non sono state oggetto di interrogazione scolastica. Quelle che non servivano per raggiungere l'otto in storia, al contrario della Shoah.
E' per la nostra pochezza e la nostra ipocrisia che dobbiamo commiserarci. E' per Eluana Englaro che dobbiamo rattristarci. La ragazza che dopo sedici anni di non vita non ha ancora maturato il diritto a morire con dignità, salma inerme che continua ad essere palleggiata tra Lombardia e Friuli neanche fosse l'immondizia di Napoli, trattenuta all'inferno terreno da gente per cui la vita dovrebbe essere sacra.
Oggi non verserò lacrime né rispetterò minuti di silenzio perché, nel mio immaginario, il solo luogo in cui "c'era la neve" é Alexander platz. Non Auschwitz.

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