Il marcio in Danimarca?

Solo ieri pomeriggio sono venuto a conoscenza della vittoria della donna immortalata qua vicino alle elezioni politiche della Danimarca.
La nuova premier si chiama Helle Thorning-Schmidt, ha 45 anni e guiderà la neoeletta coalizione di centro-sinistra dopo 10 anni di ininterrotto governo della fazione opposta.

La Danimarca è una delle economie avanzate con il debito pubblico più basso, e per quanto la definizione stessa di "economia avanzata" sia piuttosto fumosa, vado sul sicuro se dico che ricomprende almeno una ventina di nazioni: gli stati membri dell'Unione Europea, gli USA e il Giappone. Poi, se volete, c'è sempre il gruppetto del BRICS da aggiungere e togliere a piacimento.
La sua economia è improntata ad uno stato sociale molto solido, di conseguenza la pressione fiscale è tra le più alte al mondo ma lo è anche il benessere grazie al meccanismo della redistribuzione degli ingenti capitali che lo stato incassa dai cittadini.

A questo punto, vi chiederete, se un governo di destra ha ottenuto questi buoni risultati, come mai i danesi hanno optatao per una svolta? Le motivazioni politiche, se vi interessa, le trovate a questo link, ma voglio concludere il mio ragionamento ad un livello un po' più elementare.

Proverò a formulare, infatti, un pensierino tanto semplice e qualunquista quanto calzante. Una sciocchezza così banale da non essere nè di desta nè di sinistra (perchè l'estremismo è sempre sbagliato...non è più come una volta...quando c'era lui etc etc):

Se a decidere le sorti di una nazione è un governo formato da persone che hanno ancora una trentina d'anni almeno da viverci dentro, non sarà che in qualche modo, forse, anche solo involontariamente o per egoismo, questo fattore aiuti a migliorare la qualità delle decisioni stesse?





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