Women as lovers
Inclassificabili gli Xiu Xiu, ovvero quel talento geniale e sconfinato che è Jamie Stewart e i pochi amici/musicisti/collaboratori di cui si circonda.Il loro genere è quello di proporre un viaggio sonoro all'ascoltatore, portarlo tra l'elettronica e l'acustica, stordirlo con sperimentazioni inattese e folgoranti, con suoni provenienti da immagini che non ha ancora in testa, e non riesce perciò a visualizzare, per poi lasciarlo alla fine a terra sconvolto e tramortito.Il tutto con una delicatezza e una classe semplicemente inattese.
E anche il loro sesto album Womem as lovers continua la tradizione.
Rispetto ai precedenti questo album contiene sicuramente meno sperimentazione, meno tracce che sono solamente un tentativo di creare musica con suoni che musica non sono, un insieme di rumori senza un minimo di collegamento; tracce che risultano comunque piu' apprezzabili del 90% delle canzoncine di mtv proprio per la loro originalità.
In questo aspetto ricorda molto l'impressionante Fabulous muscles, punto di partenza che consiglio a chi non conosce gli Xiu Xiu e vuole iniziare a farlo.
In realtà pero' questo album riesce ad assorbire meglio il solito quantitativo di sperimentazioni all'interno di ogni singola traccia, e tramite tale frammentazione riesce a creare un'amalgama totale che non era mai stato così fluido.
E' talmente bello questo sesto lavoro che rende inutile tanti discorsi prettamente tecnici, non importa infatti se con esso si aggiunga qualcosa al valore della band, o se le nuove 14 tracce aprano nuovi orizzonti piuttosto che fossilizzarsi in un genere.
Proprio per questo sono splendidi gli Xiu Xiu.
Prescindono da ogni discorso tecnico talmente sono slegati e avulsi dalla realtà e da qualsiasi riferimento sonoro. Eppure il mood e le vibrazioni che escono prepotenti dall'ascolto descrivono tremendamente bene l'essere umano di oggi.
Semplificano tutto: se quando li ascolti dei brividi cominciano a correrti lungo la schiena allora vuol dire che ti piacciono, altrimenti no. Una musica talmente evanescente leggera e introversa che poi non ti spieghi come alla fine dell'ascolto ci si possa sentire così provati.
Ecco l'unico virtuosismo di Jamie, spero vi basti.
La musica come dovrebbe essere sempre, suoni che scorrono in un flusso di melodie che si deformano e si dilatano fino a convergere scoprendo così gli intrecci che andranno a formare. Una musica scritta prima di tutto per se, per sentire che è bello scoprirsi fragili e vulnerabili. Suoni senza materia, intangibili quindi puri quindi eterni.
Fuori da tutto e al di la di tutto.
Bellissimi anche i lavori del progetto parallelo Xiu Xiu Larsen, formato da Jamie Stewart e dagli italianissimi Larsen, oramai alla seconda uscita con Spicchiology che replica per intensità l'esordio da applausi che è stato Ciautistico!.
Buon ascolto.
0 commenti:
Posta un commento